Page 1016 - Giorgio Vasari
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VITA DI GIROLAMO DA TREVIGI PITTORE


               Rare volte avviene che coloro che nascono in una patria, et in quella

               lavorando  perseverano,  dalla  fortuna  siano  esaltati  a  quelle  felicità
               che meritano le virtù loro; dove, cercandone molte, finalmente in una
               si viene riconosciuto, o tardi o per tempo. E molte volte nasce che chi

               tardi perviene a' ristori delle fatiche, per il tossico della morte poco
               tempo quelli si gode; nel medesimo modo che vedremo nella vita di
               Girolamo da Trevigi pittore, il quale fu tenuto bonissimo maestro. E
               quantunque egli non avesse un grandissimo disegno, fu coloritor vago
               nell'olio e nel fresco, et imitava grandemente gli andari di Raffaello

               da Urbino. Lavorò in Trevigi sua patria assai, et in Vinegia ancora fece
               molte opere, e particolarmente la facciata della casa d'Andrea Udone
               in fresco, e dentro nel cortile alcuni fregi di fanciulli et una stanza di

               sopra. Le quali cose fece di colorito, e non di chiaro scuro, perché a
               Vinezia piace più il colorito che altro. Nel mezzo di questa facciata è
               in una storia grande Giunone che vola con la luna in testa sopra certe
               nuvole, dalle cosce in su e con le braccia alte sopra la testa, una delle
               quali tiene un vaso e l'altra una tazza. Vi fece similmente un Bacco

               grasso e rosso, e con un vaso, il quale rovescia, tenendo in braccio
               una Cerere, che ha in mano molte spighe. Vi sono le Grazie e cinque
               putti, che volando abbasso le ricevono per farne, come accennano,

               abondantissima  quella  casa  degl'Udoni.  La  quale  per  mostrare  il
               Trevisi che fusse amica et un albergo di virtuosi, vi fece da un lato
               Apollo  e  dall'altro  Pallade.  E  questo  lavoro  fu  condotto  molto
               frescamente,  onde  ne  riportò  Girolamo  onore  et  utile.  Fece  il
               medesimo  un  quadro  alla  cappella  della  Madonna  di  S.  Petronio  a

               concorrenza  d'alcuni  pittori  bolognesi,  come  si  dirà  al  suo  luogo.  E
               così  dimorando  poi  in  Bologna,  vi  lavorò  molte  pitture;  et  in  S.
               Petronio  nella  cappella  di  S.  Antonio  da  Padoa  di  marmo,  a  olio,

               contrafece  tutte  le  storie  della  vita  sua,  nelle  quali  certamente  si
               conosce gudizio, bontà, grazia et una grandissima pulitezza. Fece una
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