Page 1921 - Shakespeare - Vol. 4
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               Gli occhi della mia donna nulla hanno del sole,

               il corallo è ben più rosso del rosso delle sue labbra;
               se la neve è bianca, il suo seno è certo bruno,
               se son setole i capelli, nere setole avrebbe in capo.
               Ho visto rose screziate, rosse e bianche,

               ma non vedo tali rose sulle sue gote;
               e in certi olezzi vi è maggior delizia
               che non nell’alito che la mia donna emana.
               Io amo la sua voce eppure ben conosco

               che la musica ha un suono molto più gradito;
               ammetto che mai vidi l’inceder d’una dea:
               la mia donna nel camminar calpesta il suolo.
                               Eppure, per il cielo, per me è talmente bella

                               quanto ogni altra donna falsamente decantata.
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