Page 3026 - Shakespeare - Vol. 3
P. 3026

Cosa?



              ALCIBIADE
               Non posso impedirmi di pensare
               che la vostra vecchiaia mi ha dimenticato.
               Non sarei, altrimenti, stimato tanto vile
               da dover implorare una grazia così comune

               per vedermela rifiutata. Le mie ferite
               soffrono per voi.



              PRIMO SENATORE
                               Osi sfidare la nostra ira?
               È di poche parole, ma il suo spazio è immenso.

               Ti bandiamo per sempre.



              ALCIBIADE
                               Bandire me?
               Bandite il vostro rimbambimento, bandite
               l’usura che imbruttisce il Senato.



              PRIMO SENATORE
               Se tra due giorni Atene ti contiene ancora

               aspettati un giudizio più pesante.
               E affinché la nostra bile non si gonfi
               lui sarà immediatamente giustiziato.
                                                                                         [Escono i Senatori]



              ALCIBIADE

               Gli dei vi conservino abbastanza vecchi
               da vivere ridotti a ossa, ripugnanti
               ad ogni sguardo! Sono furioso:
               ho tenuto lontani i loro nemici
               mentre loro contavano i soldi e prestavano

               al massimo interesse: io ero ricco
               soltanto di ferite. Tutte per questo?
               È questo il balsamo che il Senato usuraio

               versa sulle ferite d’un capitano? Al bando?
   3021   3022   3023   3024   3025   3026   3027   3028   3029   3030   3031