Page 3011 - Shakespeare - Vol. 3
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[Esce]



              LUCIO
          [dietro di lui] A buon rendere, Servilio... [Agli altri] È vero: come avete detto,
          Timone  è  proprio  al  lumicino.  E  chi  riceve  un  no  una  volta,  è  difficile  che
          rifiorisca.
                                                                                                          [Esce]




              PRIMO STRANIERO
          Hai visto, Ostilio?



              OSTILIO
          Fin troppo bene.



              PRIMO STRANIERO
               Questa è l’anima del mondo
               e dello stesso stampo è il gioco
               di ogni adulatore. Chi può chiamare amico

               chi intinge nello stesso piatto? A quel che so,
               per questo signore Timone è stato un padre,
               mantenendogli il credito con la sua borsa
               e puntellando la sua proprietà; anzi,

               è col denaro di Timone che costui ha pagato
               il salario ai suoi servi. Ogni volta che beve
               il suo labbro tocca l’argento di Timone!
               Eppure... Oh, la mostruosità dell’uomo

               quando appare in forma di ingrato.
               Costui gli nega, rispetto a quel che ha,
               ciò che l’uomo caritatevole dona a un mendicante.



              SECONDO STRANIERO
               La religione soffre a questa vista.



              PRIMO STRANIERO
               Da parte mia, io non ho mai assaggiato

               la bontà di Timone, né alcuno dei suoi doni
               mi è mai caduto addosso in segno
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