Page 2991 - Shakespeare - Vol. 3
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ATTO II EN
Scena I EN
Entra un Senatore.
SENATORE
E ultimamente, cinquemila denari; a Varrone e Isidoro
ne deve novemila, oltre al mio prestito di prima,
il che fa venticinque. Sempre in un turbine
di furioso spreco? Non può durare,
non durerà. Se ho bisogno d’oro,
non faccio che rubare il cane a un mendicante
e darlo a Timone − ebbene, il cane
conierà oro. Se voglio
vendere il mio cavallo e comprarne altri venti
migliori di lui − lo do a Timone.
Non chiedo niente, do: e subito mi figlia
cavalli vigorosi. A casa sua
non c’è il portiere ma uno che sorride
e invita dentro ogni passante.
Non può durare.
Nessun uomo ragionevole
può ritenere il suo stato sicuro. 12
Ehi, Cafis! Cafis, dico!
Entra Cafis.
CAFIS
Eccomi, signore. Cosa desiderate?
SENATORE
Mettiti il mantello e corri immediatamente