Page 2995 - Shakespeare - Vol. 3
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SERVO DI ISIDORO
Io di Isidoro; chiede umilmente un sollecito pagamento.
CAFIS
Se conosceste, signore, le necessità del mio padrone...
SERVO DI VARRONE
È scaduto, signore, più di sei settimane fa.
SERVO DI ISIDORO
Il vostro intendente rinvia sempre, signore, e mi hanno ordinato di venire da
Vostra Signoria.
TIMONE
Fatemi respirare.
Vi prego, miei buoni signori, andate avanti.
Sarò da voi tra un istante.
[Escono Alcibiade e Nobili]
[A Flavio] Vieni qui. Dimmi, di grazia,
che mai succede al mondo, se,
contro il mio onore, vengo aggredito
da accuse clamorose di debiti, di cambiali
non pagate, di somme da gran tempo dovute?
FLAVIO
[a Cafis e agli altri servi] Vi prego, signori,
il momento non è adatto per questi affari.
Smettete di importunare fino a dopo il pranzo
sì ch’io possa spiegare al mio signore
perché non siete stati pagati.
TIMONE
Fate così, amici miei.
Bada che abbiano un buon trattamento.
[Esce]
FLAVIO