Page 2990 - Shakespeare - Vol. 3
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TIMONE

               Ora, Apemanto, se tu non fossi scorbutico
               io sarei generoso con te.



              APEMANTO
          No,  non  voglio  niente;  perché  se  anch’io  dovessi  farmi  comprare,  non  ci
          rimarrebbe nessuno ad insultarti, e tu allora peccheresti ancora più svelto. Fai

          regali da tanto tempo, Timone, che ho paura che presto regalerai te stesso in
          cambiali. Che bisogno c’è di tante feste, lussi, e vanagloria?



              TIMONE
          Senti, se cominci di nuovo ad attaccare il mondo, giuro di non prestarti più
          ascolto. Addio, e torna con una musica migliore.
                                                                                                          [Esce]



              APEMANTO

               Bene. Se non vuoi ascoltarmi ora, non ci sarà un dopo.
               Ti sbarrerò il tuo cielo. Ahimè,
               che le orecchie degli uomini debbano essere sorde
               ai buoni consigli ma non all’adulazione!

                                                                                                          [Esce]
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