Page 2741 - Shakespeare - Vol. 3
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Ma quando abbiamo infarcito i nostri tubi
               e canali del sangue col vino e il mangiare,
               l’animo è più cedevole che in un digiuno da preti.
               Perciò aspetterò che per dieta

               si apra alla mia richiesta, e allora
               gli darò sotto.



              BRUTO
               Tu sai la strada giusta verso la sua gentilezza,
               e non ti puoi smarrire.



              MENENIO
                               Per l’anima mia,

               ci provo, vada come vuole. Lo saprò presto
               se ci sono riuscito.
                                                                                                           Esce.



              COMINIO
               Non l’ascolterà, è sicuro.



              SICINIO
                               No?



              COMINIO
               Vi dico, siede nell’oro, l’occhio        46

               rosso quasi a bruciare Roma, e la sua
               offesa è il carceriere della sua pietà.
               Mi sono inginocchiato dinanzi a lui.

               In un sussurro disse, «Alzati», e mi congedò
               così, con la sua mano muta.
               Ciò che è disposto a fare, me lo mandò dietro
               scritto, e ciò che non vuole fare, legato
               com’è da un giuramento a rispettare

               quel che gli hanno imposto: sicché
               ogni speranza è vana,
               a meno che la sua nobile madre, e sua moglie,

               come sento dire, vogliano implorarlo
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