Page 2739 - Shakespeare - Vol. 3
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MENENIO
Ecco, appunto!
Avete fatto un capolavoro. Una coppia
di tribuni che riesce a distruggere Roma
per aver carbone a buon prezzo.
Che bell’epitaffio!
COMINIO
Gli ricordai
che il perdono è regale quand’è meno atteso.
Replicò che era solo la richiesta sfacciata
d’uno Stato, a uno che aveva punito.
MENENIO
Ben detto. Poteva dire di meno?
COMINIO
Provai a risvegliare il suo attaccamento
per gli amici più stretti. La risposta fu
che non poteva fermarsi a spigolare
in un mucchio di pula infetta e putrida.
Disse che era pazzia, per uno o due granellini,
non appiccare il fuoco, e star lì ad annusare
quella peste.
MENENIO
Uno o due granellini!
Io son uno di quelli. Sua madre,
sua moglie, suo figlio, quest’uomo
coraggioso, anche lui − siamo i granelli.
Voi siete la pula infetta e il vostro fetore
sale oltre la luna. Dobbiamo bruciare per voi.
SICINIO
Abbi pazienza, andiamo. Se rifiuti il tuo aiuto
ora che serve come mai, almeno
non ci rinfacciare la disgrazia. Ma
certo, se volessi difendere la tua terra,