Page 2367 - Shakespeare - Vol. 3
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CESARE

               Cosa dici?



              DECRETA
                               Dico che Antonio è morto, Cesare.



              CESARE
               Il crollo d’un essere così grande
               dovrebbe fare uno schianto maggiore.

               Il mondo stesso avrebbe dovuto
               spingere leoni nelle strade cittadine,
               e i cittadini nelle tane dei leoni.
               La morte di Antonio non è semplice perdita,
               nel suo cuore s’iscriveva una metà del mondo.



              DECRETA

               È morto, Cesare. Non per mano
               d’un pubblico ministro di giustizia,
               né colpito da un pugnale prezzolato:
               quella stessa mano che scriveva

               la sua gloria negli atti che eseguiva
               con il coraggio che il cuore le forniva
               ha spaccato il suo cuore. Ecco qui
               la sua spada, l’ho strappata alla ferita;

               è macchiata d’un sangue nobilissimo.


              CESARE

               Così tristi, amici? Mi sconfessino gli dei,
               ma è notizia da far lacrimare occhi di re.



              AGRIPPA
               Ed è strano che la natura ci spinga
               a rimpiangere le azioni in cui

               più ci siamo accaniti.



              MECENATE
                               Difetti e glorie
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