Page 2217 - Shakespeare - Vol. 3
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Vostra moglie Fulvia è morta.
ANTONIO
Dove è morta?
III MESSO
A Sicione.
La durata della sua malattia,
e le altre più gravi notizie
che vi varrà conoscere, sono in questa lettera.
(Gli dà una lettera.)
ANTONIO
Lasciatemi solo.
(Escono i messi.)
Ecco un’anima grande che se n’è andata!
Pure, l’ho desiderato, e ciò che spesso
abbiamo allontanato con disprezzo
vorremmo poi riaverlo. Ciò che adesso piace
scadendo secondo il corso delle cose
si muta nel suo opposto. Ora che non è più,
Fulvia mi è cara: la mano che la scacciò
sarebbe ben disposta a riprenderla.
Devo staccarmi da questa regina incantatrice:
diecimila sventure più dei mali a me noti,
cova questa mia indolenza. Enobarbo!
(Ri-)entra Enobarbo.
ENOBARBO
Ai vostri ordini, signore.
ANTONIO
Devo andarmene in fretta da qui.
ENOBARBO
Già, e così uccidiamo tutte le nostre donne. Sappiamo bene che sarebbe per