Page 2213 - Shakespeare - Vol. 3
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IRAS

          Non migliore della sua d’un dito, la mia fortuna?



              CARMIANA
          E se la tua fortuna fosse migliore d’un dito, dove lo vorresti?



              IRAS
          Non nel naso del mio signore.



              CARMIANA
          Il cielo ci impedisca pensieri peggiori! Alessa... avanti, la sua fortuna, la sua
          fortuna! Oh, che sposi una donna che non ce la fa, dolce Iside, ti imploro, e

          poi falla morire, e dagliene una peggiore, e una peggiore dopo l’altra, finché
          la  peggiore  di  tutte  lo  segua  ridendo  alla  tomba,  cinquanta  volte  becco!
          Buona Iside, esaudisci questa implorazione, anche se mi negherai preghiere
          di maggior conto. Ti imploro!



              IRAS
          Così  sia,  buona  dea;  ascolta  la  preghiera  del  popolo!  Infatti,  se  strazia  il

          cuore  vedere  un  bell’uomo  con  una  moglie  scioperata,  è  pure  gran  dolore
          vedere un farabutto che non è becco. Perciò, Iside cara, bada al decoro, e
          dagli la fortuna che si merita!



              CARMIANA
          Così sia.



              ALESSA

          Ecco, se stesse a loro rendermi becco si farebbero puttane pur di farlo.


              ENOBARBO

          Silenzio, arriva Antonio.


                                                     Entra Cleopatra.



              CARMIANA
                               No, la regina.
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