Page 1965 - Shakespeare - Vol. 3
P. 1965
ANGUS
Siamo qui
a dirti grazie da parte del sovrano,
non portiamo onorari.
ROSS
Ma come pegno di più grandi onori
il re mi disse, a nome suo, di chiamarti
Signore di Cawdor. Col quale titolo, dunque,
salve, Barone degnissimo, perché
il titolo è tuo.
BANQUO
Come! Il demonio può dire la verità?
MACBETH
Il barone di Cawdor vive. Perché mi vesti
di robe altrui?
ANGUS
Colui che è stato Cawdor
vive, ma una condanna pende sulla sua vita
che merita di perdere. S’era messo d’accordo,
pare, coi norvegesi, o aveva dato al ribelle
favori e aiuti segreti, o nei due modi
tramava la rovina della patria, non so;
l’ha distrutto un’accusa di alto tradimento
confessata e provata.
MACBETH
(a parte) Glamis, e Cawdor!
Il più deve seguire. − Grazie per le premure.
(a Banquo) Non speri che i tuoi figli regneranno,
visto che chi mi diede la baronia di Cawdor
promise loro non meno?
BANQUO