Page 2711 - Shakespeare - Vol. 2
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con la tua morte.
ETTORE
Neppure Neottolemo, 42 meraviglioso com’è,
sulla cui cresta splendente, col suo sonante “udite!”
la Gloria grida “è lui”, no, neppure lui
potrebbe ripromettersi una maggiore fama
da strappare a Ettore.
ENEA
Ma qui ci tenete tutti col fiato sospeso:
continuate o no?
ETTORE
E noi così rispondiamo
abbracciandoci. Addio, Aiace.
AIACE
Se fossi bravo con le preghiere
che mi capita di fare raramente, vorrei invitare
il mio famoso cugino nelle nostre tende.
DIOMEDE
È il desiderio di Agamennone, e il grande Achille
desidera di vedere il valoroso Ettore disarmato.
ETTORE
Enea, chiamami mio fratello Troilo
e comunica questo cordiale invito
alla nostra scorta troiana; che torni a casa.
Dammi la mano, cugino, mangerò con te
e conoscerò i cavalieri tuoi amici.
Agamennone e gli altri si fanno avanti.
AIACE
Il grande Agamennone ci viene incontro.