Page 2708 - Shakespeare - Vol. 2
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Se non Achille, signore,
quale nome avete?
ACHILLE
Se non Achille, nessuno.
ENEA
Dunque Achille. Ma chiunque sia, sappiate
che nell’infinitamente grande e piccolo,
in Ettore valore e orgoglio superano se stessi,
l’uno infinito quasi quanto il tutto,
l’altro zero come il nulla.
Valutatelo bene: e ciò che sembra orgoglio
è cortesia. Aiace qui, per metà
ha il sangue di Ettore. Per suo riguardo mezzo Ettore
se ne resta a casa: mezzo cuore, mezza mano,
e mezzo Ettore vengono ad affrontare
questo cavaliere misto, mezzo troiano e mezzo greco.
ACHILLE
Uno scontro verginale, 41 dunque? Ora capisco.
Entra Diomede.
AGAMENNONE
Ecco Diomede. Cavaliere,
siate il padrino di Aiace; fissate col nobile Enea
le condizioni del duello, se a oltranza o come
un esercizio d’abilità.
Essendo i combattenti imparentati,
ciò smorza per metà la lotta prima dell’inizio.
Ettore e Aiace si preparano a combattere.
ULISSE
Sono già di fronte.
AGAMENNONE