Page 2703 - Shakespeare - Vol. 2
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e lo trascini qui.



              AIACE
                               Trombettiere, eccoti la mia borsa.
               Schiantati il petto e spacca il tuo piffero di ottone.
               Soffia, birbante, finché la tua guancia tonda
               superi l’affanno del gonfio Aquilone.

               Su, allarga il torace, sputa sangue dagli occhi;
               è per Ettore che suoni.
                                                                                           Squillo di tromba.



              ULISSE
               Nessuno squillo di risposta.



              ACHILLE

                               È ancora presto.


              AGAMENNONE

               Ma quello non è Diomede, con la figlia di Calcante?



              ULISSE
               È lui, lo riconosco dal modo di camminare.
               Si alza sulle punte. È la sua ambizione
               che lo fa lievitare dalla terra.


                                             Entra Diomede con Cressida.



              AGAMENNONE

               È questa Donna Cressida?


              DIOMEDE

                               Proprio lei.



              AGAMENNONE
               (baciandola) Il più caldo benvenuto tra noi Greci, dolcezza mia.



              NESTORE
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