Page 2671 - Shakespeare - Vol. 2
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quando il tempo invecchiato si scorderà di sé,
               quando la pioggia avrà consumato le pietre di Troia,
               e il cieco oblio avrà ingoiato le città,
               e nazioni potenti saranno sgretolate senza fisionomia

               fino ad essere il niente della polvere,
               allora la memoria, fra tutte le donne infedeli,
               dall’una all’altra, accusi la mia falsità!
               Quando avranno detto

               “Infida come l’aria, come l’acqua, come il vento,
               o la sabbia, come la volpe con l’agnello,
               o come il lupo col capretto,
               o il leopardo col cervo, o la matrigna col figliastro”

               aggiungano pure, per colpire il cuore dell’infedeltà:
               “falsa come Cressida”.



              PANDARO
          Bene,  l’affare  è  fatto.  Sigillatelo,  sigillatelo,  io  faccio  da  testimone.  Qua  la
          vostra  mano,  ora  quella  di  mia  nipote.  Se  mai  uno  dei  due  sarà  infedele

          all’altro,  dopo  che  io  ho  sputato  sangue  per  questa  unione,  che  tutti  quei
          disgraziati di mezzani fino al giorno del giudizio siano chiamati come me: ma
          sì, tutti Pandari. Siano Troili tutti gli uomini fedeli, Cresside tutte le donne
          infedeli, e tutti i ruffiani Pandari. Dite “Amen”.



              TROILO
          Amen.



              CRESSIDA
          Amen.




              PANDARO
          Amen. Dopodiché vi indicherò una stanza con un letto. Il quale letto, perché
          non parli dei vostri graziosi scontri, schiacciatelo a morte: andate!
                                                                                 Escono Troilo e Cressida.
          Conceda Cupido a tutte le vergini qui, che sanno tenere la lingua a posto,

          letto, camera, e un Pandaro che provveda a ciò che serve.
                                                                                                           Esce.



                                                    Scena III         EN
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