Page 2660 - Shakespeare - Vol. 2
P. 2660
No, no, non è così, sbagliate di molto! Via, la vostra tirannella è indisposta.
PARIDE
Va bene, ci penso io a scusarlo.
PANDARO
Bene, mio buon monsignore. Ma perché dite Cressida? No, la vostra povera
tirannella sta male.
PARIDE
Io tengo gli occhi aperti.
PANDARO
Tenete gli occhi aperti? E su che cosa? Su, datemi uno strumento. Eccomi
pronto, dolce regina.
ELENA
Vedete che sapete essere gentile!
PANDARO
Mia nipote Cressida è innamorata cotta di qualcosa che è in vostro possesso,
dolce regina.
ELENA
È sua, mio signore, a patto che non sia il signor mio Paride.
PANDARO
Lui? No, non ne vuol sapere di lui; una volta le era entrato nel cuore, ma
adesso ne è uscito.
ELENA
Già, ma a forza di entrare e uscire, finisce che da due diventano tre.
PANDARO
Su, su, non ne parliamo più; ora vi canto una canzone.
ELENA