Page 2659 - Shakespeare - Vol. 2
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ELENA

          Non ci priverete del vostro canto melodioso; se lo fate, avrete sulla coscienza
          la nostra melanconia!



              PANDARO
          Dolce regina, dolce regina; parola mia che dolce regina...



              ELENA
          E rattristare una dolce signora è una brutta offesa.



              PANDARO
          Ma no, in questo modo non la spuntate, non la spuntate certo, via. Non mi

          lascio vincere da queste paroline, no di certo; per tornare a noi, signore mio,
          egli vi prega, se il re stasera a cena chiedesse di lui, di fare le sue scuse.



              ELENA
          Signor Pandaro...



              PANDARO
          Cosa dice la mia dolce regina, la mia dolcissima, dolcississima regina?



              PARIDE
          Che cos’ha per le mani, dove cena stasera?



              ELENA
          No, ma davvero signore...



              PANDARO
          Dite, dite, mia dolce regina! Mia nipote vi terrà il broncio.



              ELENA

          (a Paride) Non lo devi sapere dove lui cena.


              PARIDE

          Ci gioco la testa, con la nostra tirannella Cressida.



              PANDARO
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