Page 2395 - Shakespeare - Vol. 2
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BARDOLPH

          Qua c’è madonna Spiccia, sere, che vuole parlare con voi.



              FALSTAFF
          Dammi,  ch’io  versi  del  bianco  sull’acqua  del  Tamigi:  ho  la  pancia  gelata,
          come s’avessi ingollato balle di neve quale suzzacchera per emollir le reni.
          Falla entrare.



              BARDOLPH

          Donna, entrate!


                                                  Entra monna Spiccia.


              MONNA SPICCIA

          Con vostra licenza. Vi chiedo mercé. Buona giornata a vossignoria.



              FALSTAFF
          Porta via questi calici. Sù da bravo, vammi a scaldare una brocca di vin di
          Spagna.



              BARDOLPH
          Con le uova, messere?



              FALSTAFF
          Semplice Spagna e basta. Niente sperma di pollo nel mio beveraggio. [Esce

          Bardolph.] Allora?



              MONNA SPICCIA
          O bella Madre, signore, io vengo a vossìa da parte di madonna Ford.



              FALSTAFF
          Madonna  Ford!  Di  fiordi  io  sono  ristucco.  M’hanno  versato  nel  fiordo.  Ho  il
          ventre farcito di fiordo.



              MONNA SPICCIA
          Malnaggia che non ne ha colpa, povero cuore d’oro! L’è tanto furiosa co’ sua
          famigli! Hanno frainteso le loro erezioni.
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