Page 2392 - Shakespeare - Vol. 2
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               Allora, mastro Slender: amalo, figlia mia. −
               Ma dico, dico, che fa qui mastro Fenton?
               A bazzicarmi per casa mi fate torto, signore.

               Io già lo dissi a vossìa, la figlia l’ho sistemata.


              FENTON

               Via, mastro Page, non siate così impaziente.



              MADONNA PAGE
               Siate buono, signore, non state di torno a mia figlia.



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               Non è partito per voi.



              FENTON
               Volete ascoltarmi, signore?



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                               No, caro mastro Fenton.
               Entrate, compare Shallow. Venite, figliolo, entrate.

               Sapendo come la penso mi fate torto, signore.
                                                                     [Escono Page, Shallow e Slender.]



              MONNA SPICCIA
               Su, parlate a madonna Page.



              FENTON
               Buona madonna Page, io amo vostra figlia
               in modo onesto, e allora l’è per forza

               che contro a tanti ostacoli, ripulse, scortesie,
               debbo alzar la bandiera del mio amore
               senza ritrarmi. Datemi il vostro assenso.



              ANNA
               Cara mamma, non darmi a quell’idiota.
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