Page 2384 - Shakespeare - Vol. 2
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Si ficca nella cesta; lo coprono co’ panni sporchi.
MADONNA PAGE
Naccherino, aiuta a coprire il tuo padrone. − Monna Ford, chiamate i vostri
famigli. − Tu, cavalier buggerone!
MADONNA FORD
John, venite! Robert! John!
[Entrano John e Robert.]
Qua, togliete sù questi panni, svelti. La pertica dove sta? E ché, barcollon
barcolloni? Portateli a’ lavatoi ai prati di Datchet. Sbrigatevi, andate.
[Entrano Ford, Page, Caio ed Evans.]
FORD
Entrate vi prego: se il sospetto è senza cagione, pigliatevi pure spasso di me,
pigliatemi allora per fesso, ché l’ho meritato. − Oibò, questo che è, dove
portate sta roba?
JOHN
Al lavatoio, perdina.
MADONNA FORD
Ma dico, che t’impicci dove la portano? Ci manca che metti il becco pure nel
mio bucato.
FORD
Becco! Ah se potessi anch’io mandare il becco al bucato! Becco, becco, becco!
Ma sicuro, becco. Becco, parola mia. E l’è pur tempo di foia, lo si vedrà!
[Escono John, Robert e Robin con la cesta.] Signori, stanotte ho fatto un
sogno. Vi dirò che cosa ho sognato. Qua, qua, ecco le chiavi. Salite nelle mie
stanze: cercate, frugate, scovate. Staneremo la volpe, vi giuro. Ma prima gli
tappo la via d’uscita. [Chiude la porta a chiave.] Là! E ora la scappucciata! 28
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Amico mio, lasciate andare. Vi state facendo troppo torto.