Page 2372 - Shakespeare - Vol. 2
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Ma perché mai?
EVANS
Lui conosce men d’una pappa il sua Ibocrate e sua Galeno, e per giunta è un
malandrino, un pappone codardo che più codardo non se ne truova.
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Oe, scommetto che è proprio lui che si doveva scontrar col dottore.
SLENDER
Ah, la dolce Annetta!
SHALLOW
Pare così dal suo armamento. Teneteli scompagnati ché qua giugne il dottore
Caio.
Entrano l’oste, Caio [e Rugby.]
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Suvvia, messer curato, rinfoderate la durlindana.
SHALLOW
E voi fatelo pure, caro dottore mio.
OSTE
Disarmateli, sù, che s’azzuffino solo a parole. Tengano sane le membra, e
macellino il nostro inglese.
CAIO
Prego farmi parlare un motto con l’orecchia di voi. Perché mai non volere
incontrare uh-me?
EVANS
[A parte a Caio] Pregovi, usate pazienza. [Forte.] Alfine ci siete!
CAIO