Page 2071 - Shakespeare - Vol. 2
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ed io sono il più vecchio e il più terribile,
e Cesare uscirà.
CALPURNIA
Ahimè, mio signore,
la tua saggezza si consuma per troppa confidenza.
Non uscire oggi. Chiamala mia la paura
che ti tiene in casa, e non tua.
Manderemo Marc’Antonio al Senato,
e lui dirà che non stai bene oggi.
Lascia che, in ginocchio, io l’abbia vinta.
CESARE
Marc’Antonio dirà che non sto bene,
e per il tuo capriccio io resterò a casa.
Entra Decio.
Ecco Decio Bruto, glielo dirà lui.
DECIO
Salve, Cesare! Buon giorno, grande Cesare.
Vengo a prenderti per andare al Senato.
CESARE
E vieni proprio al momento giusto,
per portare il mio saluto ai senatori
e dire loro che io non voglio venire oggi.
Che non possa, è falso; e che non osi, più falso.
Non voglio venire oggi. Di’ loro così, Decio. 78
CALPURNIA
Di’ che è malato.
CESARE
Dovrà Cesare mandare una menzogna?
Ho conquistato con questo braccio i luoghi più lontani
per temere ora di dire la verità a delle barbe grigie?
Decio, va’ a dire loro che Cesare non vuole venire.