Page 2044 - Shakespeare - Vol. 2
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CASSIO
No, non l’ha Cesare; ma tu, ed io,
e l’onesto Casca, noi abbiamo il mal caduco.
CASCA
Non so cosa vuoi dire, ma sono sicuro che Cesare è caduto in terra. Se tutti
quegli straccioni non l’hanno applaudito e fischiato, a seconda di come lui gli
piaceva e non gli piaceva, come fanno con gli attori a teatro, 43 io sono un
bugiardo.
BRUTO
Che cosa ha detto quando è ritornato in sé?
CASCA
Perdio, prima di cadere, quando s’è accorto che il vile gregge era contento
che rifiutava la corona, lui si apre il corpetto e offre loro la gola da tagliare. 44
E se io fossi stato uno di quegli artigiani, l’avrei preso in parola, che possa
altrimenti andare all’inferno tra le canaglie. E così cadde. Quando ritornò in
sé, disse che se aveva fatto o detto qualcosa di sbagliato desiderava che le
loro signorie pensassero che era per la sua infermità. 45 Tre o quattro
ragazzette, lì dove stavo io, gridarono “Ahi, pover’anima” e lo perdonarono
con tutto il cuore. Ma non bisogna farci caso a quelle; se Cesare avesse
pugnalato le loro madri, avrebbero fatto lo stesso.
BRUTO
E dopo questo se n’è venuto via così cupo?
CASCA
Sì.
CASSIO
E Cicerone ha detto qualcosa?
CASCA
Sì, ha parlato in greco.
CASSIO