Page 995 - Shakespeare - Vol. 1
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Quali sostegni io avevo all’infuori di loro? ed essi sono scomparsi.

ELISABET T A

 Mai vedova patì perdita così crudele.

BAMBINI

 Mai orfani patirono perdita così crudele.

DUCHESSA

 Mai madre patì perdita così crudele.
 Ahimè, io son la madre di questi lutti:
 i loro dolori sono suddivisi, il mio li comprende tutti.
 Ella piange per un Edoardo, ed io lo stesso;
 io piango per un Clarence, ma non lei;
 questi bimbi piangono per un Clarence, ed io lo stesso;
 io piango per un Edoardo, ma non loro.
 Ahimè, voi tre su me, tre volte affranta,
 versate tutte le vostre lacrime. Io son la nutrice del vostro dolore
 e lo sazierò di lamenti.

DORSET

 Cara madre, consolatevi; a Dio molto dispiace
 che accogliate con ingratitudine la Sua opera.
 Nelle ordinarie faccende del mondo, si chiama ingratitudine
 ripagare di mala voglia un debito
 che ci è stato concesso gentilmente con mano generosa;
 tanto più, volersi opporre al Cielo
 perché vi chiede la restituzione del suo regale prestito.

RIVERS

 Signora, pensate da madre sollecita
 al principe vostro figlio; fatelo venire subito;
 che sia incoronato; in lui vive la vostra consolazione.
 Annegate il dolore straziante nella tomba del defunto Edoardo,
 e piantate le vostre gioie sul trono dell’Edoardo vivente.

    Entrano Riccardo, Buckingham, Stanley conte di Derby, Hastings e
                                         Ratcliffe.

RICCARDO
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