Page 993 - Shakespeare - Vol. 1
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Egli è figlio mio, purtroppo, e perciò la mia vergogna;
 eppure non succhiò dal mio seno questa perfidia.

BAMBINO

 Pensi che mio zio facesse finta, nonna?

DUCHESSA

 Sì, bimbo mio.

BAMBINO

 Non posso crederlo. Senti, che rumore è questo?

  Entra la regina Elisabetta, coi capelli scompigliati, seguita da Rivers e
                                          Dorset.

ELISABET T A

 Ah, chi potrà impedirmi di lamentarmi e di piangere,
 d’imprecare alla mia sorte e di tormentarmi?
 Mi alleerò alla nera disperazione contro la mia anima
 e diverrò la nemica di me stessa.

DUCHESSA

 Che significa questa scena di incivile scompostezza?

ELISABET T A

 Che conchiude un atto di tragica violenza.
 Edoardo, il mio signore, tuo figlio, il nostro re, è morto.
 Perché i rami continuano a crescere quando la radice è spezzata?
 Perché le foglie non si seccano, private della loro linfa?
 Se volete vivere, piangete; se morire, sbrigatevi,
 sicché i nostri cuori possano con ali veloci raggiungere quello del re
 e seguirlo, da sudditi obbedienti,
 nel suo nuovo regno della immutabile notte.

DUCHESSA

 Ah, ho altrettanta ragione di partecipare al tuo dolore
 quanto ebbi titoli da vantare sul tuo nobile marito.
 Io ho pianto la morte d’un ottimo consorte
 e sono vissuta contemplando le sue immagini;
 ma adesso due specchi delle sue sembianze principesche
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