Page 994 - Shakespeare - Vol. 1
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son frantumati da morte maligna.
Ed io, per consolazione, non ho che uno specchio menzognero
che mi contrista quando vedo in lui riflessa la mia vergogna.
Tu sei vedova - e tuttavia sei madre
e t’è rimasto il conforto dei tuoi figli;
ma la morte m’ha rapito dalle braccia il marito
e strappato dalle deboli mani due grucce,
Clarence ed Edoardo. O quante ragioni ho io,
poiché il tuo dolore è soltanto una metà del mio,
di superare i tuoi lamenti e soffocare le tue grida.
BAMBINO
Ah, zia, tu non hai pianto per la morte di nostro padre;
come possiamo aiutarti noi con le nostre lacrime di nipoti?
BAMBINA
Il nostro pianto di orfani rimase privo di commiserazione:
che il tuo dolore di vedova rimanga ugualmente senza compianto.
ELISABET T A
Non aiutatemi a lamentarmi.
Non mi manca la fecondità di partorire gemiti.
Tutte le fonti incanalano nei miei occhi le loro correnti,
sicché io possa, per influenza dell’acquosa luna,
versare lacrime così copiose da sommergere l’universo.
Ah, marito mio, mio diletto signore Edoardo!
BAMBINI
Ah, padre nostro, nostro diletto signore Clarence!
DUCHESSA
Ahimè per tutt’e due, i miei Edoardo e Clarence!
ELISABET T A
Quale sostegno avevo all’infuori di Edoardo? ed egli è scomparso.
BAMBINI
Quale sostegno avevamo all’infuori di Clarence? ed egli è scomparso.
DUCHESSA