Page 753 - Shakespeare - Vol. 1
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RE EDOARDO
Ma, messer Sindaco, se Enrico è il vostro re,
tuttavia Edoardo è almeno Duca di York.
SINDACO
È vero, mio buon signore, so che non siete di meno.
RE EDOARDO
Ebbene, reclamo null’altro se non il mio ducato
e sono pienamente soddisfatto solo di quello.
GLOUCEST ER
[in disparte]
Ma una volta che la volpe avrà infilato appena il naso,
presto troverà il modo di far passare tutto il corpo.
HAST INGS
Ebbene, messer Sindaco, perché rimanete in dubbio?
Aprite le porte: noi siamo amici di Re Enrico.
SINDACO
Dite davvero? Allora le porte verranno aperte.
Scende.
GLOUCEST ER
Un capitano saggio e risoluto: s’è convinto subito!
HAST INGS
Il bravo vecchio vorrebbe che tutto andasse a finir bene,
per non scapitarne; ma, una volta entrati,
non ho alcun dubbio, riporteremo subito alla ragione
sia lui che tutti i suoi confratelli.
Entrano il Sindaco [con le chiavi in mano] e due consiglieri.
RE EDOARDO
Dunque, messer Sindaco: queste porte devono star chiuse
solo di notte o in tempo di guerra.
Su, non temere, brav’uomo, consegnami le chiavi.
Prende le chiavi.