Page 711 - Shakespeare - Vol. 1
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e, in conclusione, tira il re dalla sua parte
 con le promesse fatte alla sorella, e quanto occorre
 per rafforzare e sostenere la posizione di Re Edoardo.
 Ahimè, Margherita, andrà così; e tu, povera anima,
 resti a mani vuote, derelitta come te ne andasti.

SECONDO GUARDIACACCIA

 Dicci chi sei, tu che discorri di re e di regine.

RE ENRICO

 Più di quel che sembro e meno di quel che ero di nascita:
 un uomo, almeno, perché non dovrei essere di meno;
 gli uomini possono discorrere di re, perché io no?

SECONDO GUARDIACACCIA

 Già, ma tu ne parli come se fossi un re.

RE ENRICO

 Sì che lo sono, nella mente: e tanto basta.

SECONDO GUARDIACACCIA

 Ma se sei re, dov’è la tua corona?

RE ENRICO

 La corona è nel mio cuore, non sulla testa;
 non ricoperta di diamanti e di pietre dell’India,
 non da vedersi: la mia corona si chiama Contentezza -
 è una corona che raramente un re si gode.

SECONDO GUARDIACACCIA

 Ebbene, se siete un re coronato di contentezza,
 voi e la vostra corona Contentezza dovete contentarvi
 di venire con noi, poiché noi pensiamo
 che voi siate il re che Re Edoardo ha deposto;
 e noi, suoi sudditi che gli abbiamo giurato fedeltà,
 vi arresteremo come suo nemico.

RE ENRICO

 Ma non avete mai giurato e infranto un vostro voto?
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