Page 710 - Shakespeare - Vol. 1
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no, neppure un uomo viene a chiederti riparazione:
come posso aiutare loro e non me stesso?
PRIMO GUARDIACACCIA
Ecco un cervo la cui pelle val bene la paga
d’un guardiacaccia. È l’ex re; catturiamolo.
RE ENRICO
Lasciati abbracciare, dura Avversità,
poiché i saggi dicono che è la via più saggia.
SECONDO GUARDIACACCIA
Perché indugiamo? Mettiamogli le mani addosso.
PRIMO GUARDIACACCIA
Pazienta ancora: lo ascolteremo un altro po’.
RE ENRICO
La regina e mio figlio sono andati in Francia per soccorso;
e, a quanto odo, il grande imperioso Warwick
c’è andato per reclamare la sorella del re di Francia
quale moglie di Edoardo. Se queste notizie sono vere,
povera regina, povero figlio, la vostra fatica è inutile,
poiché Warwick è un oratore abile,
e Luigi un principe subito persuaso da parole
toccanti. In questo senso, Margherita può convincerlo,
poiché è una donna meritevole di molta pietà:
i sospiri di lei faranno breccia nel suo petto;
le sue lacrime squarceranno un cuore di marmo;
la tigre sarà mite mentre ella piange i suoi lutti,
e Nerone sarebbe infettato dal rimorso
a udire i suoi lamenti, a vedere le sue lacrime salmastre.
Già, ma lei viene a implorare, Warwick a dare.
Lei gli sta a sinistra, e vuole soccorso per Enrico,
lui sulla destra, chiedendo moglie per Edoardo;
lei piange e dice che il suo Enrico è deposto,
lui sorride e dice che Edoardo si è insediato;
sicché ella, poverina, non riesce più a parlare dal dolore,
mentre Warwick elenca i titoli di lui, sorvola sui torti,
presenta argomentazioni di grande peso,