Page 682 - Shakespeare - Vol. 1
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ATTO II EN

                                 Scena I EN

Una marcia militare. Entrano Edoardo [Conte di March], e Riccardo [con
                              un tamburino e soldati].

EDOARDO

 Mi chiedo come sia scappato il nostro augusto padre,
 o se egli sia riuscito a sfuggire
 all’inseguimento di Clifford e di Northumberland.
 Se fosse stato preso, avremmo dovuto riceverne notizia;
 se fosse stato ucciso, avremmo dovuto riceverne notizia:
 ma, se fosse scappato, penso che avremmo dovuto sentire
 la buona novella del suo fortunato salvataggio.
 Come sta mio fratello? Perché è così triste?

RICCARDO

 Non posso rallegrarmi finché non abbia cognizione
 di ciò che è accaduto al nostro padre valoroso.
 Lo vidi aggirarsi per il campo di battaglia,
 e notai che individuava Clifford come suo bersaglio.
 Mi parve che si portasse nel fitto della mischia,
 come un leone in una mandria di bestiame,
 o come un orso braccato dai cani tutto intorno;
 l’orso ne azzanna alcuni, quelli guaiscono,
 e gli altri ringhiano tenendosi alla larga.
 Così si comportava nostro padre con i suoi nemici,
 così i suoi nemici schivavano il mio padre bellicoso;
 credo che sia premio sufficiente essergli figlio.
 Guardate come l’alba spalanca i suoi cancelli dorati
 e prende commiato dal sole glorioso;
 quale somiglianza con la gioventù in boccio
 agghindata come un ragazzo che fa il pavone con l’innamorata!

                                                         [Tre soli appaiono in cielo.] 19
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