Page 677 - Shakespeare - Vol. 1
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MARGHERIT A

 Fermati, valoroso Clifford. Per mille motivi
 vorrei prolungare un po’ la vita del traditore.
 La rabbia lo rende sordo. Parla tu, Northumberland.

NORT HUMBERLAND

 Fermati, Clifford: non concedergli l’onore di pungere
 il tuo dito, anche se lo fai per ferire il suo cuore.
 Se un cagnaccio digrigna, che atto di valore compierebbe
 chi gli ficcasse la mano tra i denti,
 quando potrebbe allontanarlo con un calcio?
 È il premio della guerra prendersi ogni vantaggio
 e non sminuisce il valore essere dieci contro uno.

                                                       [Si azzuffano e prendono York.]

CLIFFORD

 Sì, sì, così si divincola il pavone nella tagliola.

NORT HUMBERLAND

 E proprio così il coniglio lotta nella rete.

Y ORK

 Così i ladri esultano per il bottino arraffato;
 così cedono i veri uomini circondati dai rapinatori.

                                                                [Lascia cadere la spada.]

NORT HUMBERLAND

 Quali sono ora le intenzioni di vostra grazia nei suoi confronti?

MARGHERIT A

 Valorosi guerrieri, Clifford e Northumberland,
 su quel rigonfio del terreno, dove c’è la tana della talpa, 13
 metteteci costui, che spalancava le braccia verso le montagne,
 e con la mano ne afferrava solo l’ombra.
 Come, eri tu che volevi fare il re d’Inghilterra?
 Eri tu che strombazzavi nel nostro parlamento
 e predicavi della tua alta discendenza?
 Dov’è ora la tua nidiata di figli a proteggerti,
 il dissoluto Edoardo e il lussurioso Giorgio,
 e dov’è quel valoroso prodigio d’uno storpio,
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