Page 676 - Shakespeare - Vol. 1
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Entrano la Regina [Margherita], Clifford, Northumberland, il giovane
                           Principe [Edoardo] e i soldati.

 Venite, Clifford sanguinario, rude Northumberland,
 sfido la vostra furia insaziabile a maggior rabbia:
 sono il vostro bersaglio e sosterrò il vostro tiro.

NORT HUMBERLAND

 Arrenditi alla nostra misericordia, superbo Plantageneto.

CLIFFORD

 Sì, la stessa misericordia che il suo braccio spietato
 dimostrò a mio padre liquidandolo d’un colpo.
 Ormai Fetonte è ruzzolato giù dal carro,
 per lui è sera anche se la meridiana segna il mezzogiorno.

Y ORK

 Le mie ceneri, come la Fenice, possano generare
 un uccello che si vendicherà di tutti voi;
 con questa speranza io alzo gli occhi al cielo,
 spregiando ogni vostra umiliazione.
 Ebbene, non vi avvicinate? Tanti ne siete, e così fifoni?

CLIFFORD

 Così i vigliacchi lottano quando non possono più fuggire;
 così le colombe becchettano gli artigli acuminati del falco;
 così i ladri intrappolati, ridotti alla disperazione,
 rovesciano invettive sulle guardie.

Y ORK

 Clifford, Clifford, rifletti ancora un momento
 e col pensiero passa in rassegna il mio passato;
 e, se ci riesci senza arrossire, osserva questo volto
 e morditi la lingua che taccia di codardia
 chi ti fece impallidire e scappare col suo cipiglio.

CLIFFORD

 Non scambierò con te parola su parola,
 ma sul tuo scudo batterò due volte due colpi contro uno.

                                                                          [Estrae la spada.]
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