Page 620 - Shakespeare - Vol. 1
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raffigura un castello (V, ii).

40 I, iv, 41 trash non come ‘robaccia’, «ammenicoli» (Dallagiovanna) o «scarabattole» (Vico
    Lodovici), ma nel senso di doxy (Hattaway), ovvero «ganza», ‘donnaccia’.

41 I, iv, 56 Letteralmente plot = ‘complotto’, ma anche ‘zolla di terra’.

42 I, iv, 61 Aio, ecc. La profezia fatta dall’oracolo di Apollo a Pirro: ‘Dico, figlio di Eaco, che tu potrai
    vincere i Romani’, o, al contrario, ‘Dico, figlio di Eaco, che te i Romani potranno vincere’.

43 II, i, 25 (lat.) ‘Di tanta ira sono capaci le creature celesti’? Dall’Eneide di Virgilio.

44 II, i, 40 Hattaway taglia alcune linee contenute nell’in-quarto del 1594, perché esse ripetono
    alcune battute comparse anche nell’Enrico VI, parte prima. In esse il Cardinale si vanta di essere
    figlio di John Gaunt, e dunque «un Plantageneto come lo sei tu». «Sì, da bastardo», ribatte
    Gloucester. Secondo Cairncross, ed. cit., p. 38, le battute sarebbero state censurate.

45 II, i, 47 Lo spadone a due mani era un’arma non più impiegata dagli Elisabettiani. La faida tra i
    due vecchi affonda le sue radici in un passato remoto, fuori dal tempo, e si concluderà, per
    entrambi, solo sul letto di morte.

46 II, i, 52 (lat.) ‘Medico, cura te stesso’.

47 II, i, 61-62 L’episodio del miracolo fasullo di Simpcox contiene una serie di allusioni alla cecità di
    altri personaggi sulla scena (Gloucester, Enrico) e ben si intona alla polemica protestante contro
    la fede nei miracoli proclamata dalla Chiesa di Roma. La città di Saint Albans, a nord di Londra,
    era sede di una celebre abbazia benedettina. Storicamente, nella cattedrale di Saint Albans fu
    sepolto Humphrey di Gloucester (cfr. R. Runcie, a cura di, Cathedral and City: St. Albans ancient
    and modern, London 1977). Berwick, da cui proviene Simpcox, si trovava al confine tra
    Inghilterra e Scozia.

48 II, i, 95 Evidentemente, a questo punto, osserva Hattaway, Simpcox si è alzato dalla seggiola.

49 II, i, 99 Traduco plum-tree, ‘albero di prugne’, con «castagno» per conservare il gioco di parole
    ai vv. 107-08, dove damsons, ‘prugne’ o ‘susine selvatiche’, significa anche ‘testicoli’, vale a dire
    «marroni».

50 II, i, 119 jet = «lignite», o anche ‘giaietto’ (‘giaetto’, in Toscana ‘giavazzo’), una varietà di lignite
    bituminosa, nera e lucente (cfr. M. Cortellazzo-P. Zolli, Dizionario etimologico, cit., vol. II, p.
    492).

51 II, i, 133 Secondo i curatori della Oxford Edition, Saunder o Sander (ovvero, Alexander)
    potrebbe essere il nome di un attore della compagnia dei Pembroke’s Men, finito nel testo dell’in-
    quarto del 1594. Si vedano anche i nomi di Bevis e Holland in IV, ii.

52 II, i, 169-170 la rima I/fly viene resa con l’assonanza «maggiori/guarnigioni». Gloucester critica
    ancora il contratto matrimoniale stipulato tra Enrico e Margherita per iniziativa di Suffolk, che è
    costato all’Inghilterra, letteralmente, «intere città».

53 II, i, 182 Il Consiglio Privato è l’organo di governo che si raccoglie attorno al sovrano. Eleanor
    avrebbe dunque attentato contro le somme gerarchie del regno.

54 II, i, 186 Qui c’è probabilmente un’allusione sessuale. Gloucester sta per perdere il suo potere e
    la sua virilità. E, infatti (v. 203), Gloucester dichiara di bandire dal proprio letto la Duchessa, nel
    caso ella sia colpevole.

55 II, ii, 5 infallible, inoppugnabile può anche essere il parere di Salisbury e di Warwick. In questo
    caso, il tono di York sarebbe ancora più adulatorio.

56 II, ii, 9 La complicata genealogia dinastica che viene esposta di seguito era già apparsa nella
    prima parte dell’Enrico VI, in bocca a Mortimer morente che la spiegava a Riccardo di York (II,
    v). Ora York la ripropone sia ai suoi potenziali alleati, sia agli spettatori, colpendo gli uni e gli altri
    con la magnificenza dei nomi. Una nuova memoria storica emerge in alternativa a quella dei
    Lancaster, che si basava sulle imprese gloriose condotte in Francia da Enrico V, legittimandosi
    attraverso i successi politici e militari, che Enrico VI non è più in grado di rinverdire, anche perché
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