Page 3073 - Shakespeare - Vol. 1
P. 3073

ora si getta sul letto, poi si tira su, e chiama Tebaldo,
 e poi piange per Romeo, e poi di nuovo sul letto.

ROMEO

 Ah, è come se quel nome, 73
 sparato dalla bocca mortale d’un cannone,
 la uccidesse, come la mano maledetta
 di quel nome ha ucciso il suo parente.
 Ma dimmi, Frate, dimmi,
 in quale vile parte di questa anatomia
 risiede il mio nome? Dimmelo,
 ch’io possa saccheggiare l’odiosa residenza.

FRATE LORENZO

 Ferma quella tua mano disperata! Sei un uomo?
 Il tuo aspetto grida di sì, ma le tue lacrime sono da donna, 74
 e le tue azioni selvagge mostrano la furia irrazionale
 d’una bestia. Sei una donna che impropriamente indossa
 le sembianze di un uomo, o una bestia incongrua,
 che indossa l’apparenza d’entrambi?
 Mi hai sbalordito! Sul mio sacro ordine,
 pensavo il tuo carattere ben più temprato!
 Hai ucciso Tebaldo? Ti vuoi suicidare,
 e uccidere così la tua donna che vive della tua vita,
 volgendo il tuo odio maledetto contro te stesso?
 Perché maledici la tua nascita, il cielo e la terra?
 Forse perché nascita, cielo e terra,
 tutti e tre in un solo istante si sono incontrati in te,
 tu in un solo istante tutti e tre li vuoi perdere?
 Vergogna, vergogna, fai disonore al tuo corpo, al tuo amore,
 al tuo spirito, tu, che come un usuraio, ricco di tutto,
 non usi nulla in modo legittimo per adornare
 il tuo corpo, il tuo amore, il tuo spirito.
 Il tuo bel corpo è solo un manichino di cera
 che si allontana dalle virtù di un uomo;
 il caro amore che giuri è uno spergiuro
 che uccide la donna che hai fatto voto d’amare;
 e il tuo spirito, corona del corpo e dell’amore,
 fallisce nel guidarli, come polvere da sparo 75
 nella fiaschetta d’una recluta inesperta
 per la tua ignoranza prende fuoco,
   3068   3069   3070   3071   3072   3073   3074   3075   3076   3077   3078