Page 3066 - Shakespeare - Vol. 1
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II mio più caro cugino e il mio sposo ancor più caro?
 La terribile tromba suoni allora il giudizio universale,
 perché chi è più vivo, se son morti quei due?

NUT RICE

 Tebaldo è morto, Romeo esiliato.
 Romeo, che l’ha ucciso, è condannato all’esilio.

GIULIET T A

 Oh Dio, è stato Romeo a spargere il sangue di Tebaldo?

NUT RICE

 Sì, lui, lui! Maledetto questo giorno, lui!

GIULIET T A

 Oh cuor di serpente nascosto sotto un volto 68 fiorito.
 Ebbe mai un drago una grotta così bella?
 Stupendo tiranno! Angelico demonio!
 Corvo con penne di colomba! Agnello vorace come un lupo!
 Materia spregevole dall’aspetto divino!
 Sei il giusto contrario di ciò che giustamente sembravi,
 un santo dannato, un mascalzone onorato! Oh natura,
 cosa facevi all’inferno, quando hai incastonato
 lo spirito d’un demonio dentro il paradiso mortale
 d’un corpo così dolce? C’è mai stato un libro pieno
 di cose tanto vili, rilegato in modo così bello?
 Ah, può dunque abitare l’inganno in un palazzo così sontuoso?

NUT RICE

 Non c’è più lealtà, non c’è più fede né onore tra gli uomini:
 tutti spergiuri, bugiardi, malvagi e ipocriti!
 Ah, dov’è il mio servo? Dammi dell’acquavite.
 Tutti questi dolori, queste pene, queste disgrazie,
 mi fanno invecchiare. La vergogna cada su Romeo!

GIULIET T A

 Ti s’infetti la lingua per questo augurio!
 Lui non è nato per la vergogna.
 La vergogna si vergogna di stargli in fronte,
 perché è un trono, quello, dove l’onore
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