Page 3065 - Shakespeare - Vol. 1
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GIULIET T A
Può il cielo essere così invidioso?
NUT RICE
Il cielo no, ma Romeo sì. Oh Romeo, Romeo,
chi l’avrebbe mai pensato? Ah, Romeo!
GIULIET T A
Che demonio sei tu che mi tormenti così?
Questa tortura dovrebbe ruggire nello squallido inferno!
Si è ucciso Romeo? Dimmi solo un “sì” 67
e quel semplice suono sarà un veleno più potente
dell’occhio assassino d’un basilisco.
Non sarò più me stessa se ci sarà quel “sì”,
o se si sono chiusi quegli occhi che ti han fatto rispondere “sì”.
Se lui è morto, dì “sì”, altrimenti “no”:
questi brevi suoni decidano la mia gioia o il mio dolore.
NUT RICE
Io l’ho vista la ferita, l’ho vista coi miei occhi
- Dio ci protegga! -, proprio lì, sul suo petto robusto.
Un cadavere da far pietà, un misero cadavere sanguinolento,
Livido, color cenere, lordo di sangue, un grumo rappreso.
Sono svenuta a vederlo!
GIULIET T A
Oh spezzati, cuore mio! Povero fallito,
spezzati subito! E voi, occhi miei, in prigione;
non vedrete mai più la libertà! Tu, povera terra,
ritorna alla terra; smetti qui ogni movimento,
e assieme a Romeo premi un’unica bara!
NUT RICE
Oh Tebaldo, Tebaldo, il miglior amico che avevo!
Oh cortese Tebaldo, onorevole gentiluomo!
Che io dovessi vivere per vedere te morto!
GIULIET T A
Che bufera è mai questa, che infuria con venti così contrari?
È stato assassinato Romeo e Tebaldo è morto?

