Page 3060 - Shakespeare - Vol. 1
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ROMEO
Questo gentiluomo, parente stretto del Principe
e mio caro amico, per colpa mia è stato ferito a morte.
Il mio onore è stato macchiato dall’offesa di Tebaldo,
da quel Tebaldo che da solo un’ora è mio parente.
O dolce Giulietta, la tua bellezza m’ha reso femmina
e ha indebolito nella mia tempra l’acciaio del coraggio.
Entra Benvolio.
BENVOLIO
Oh Romeo, Romeo, il bravo Mercuzio è morto,
il suo spirito generoso, che troppo immaturamente
aveva disprezzato la terra, è giunto tra le nuvole.
ROMEO
La nera sorte di questo giorno ne sovrasta molti altri,
segna l’inizio d’una sofferenza che altri giorni compiranno.
Entra Tebaldo.
BENVOLIO
Ecco il furioso Tebaldo che torna indietro.
ROMEO
Eccolo qui, trionfante, e Mercuzio è morto.
Tornatene in cielo rispettosa dolcezza, e guidami tu, ora,
furore dagli occhi infuocati! 63 Su, Tebaldo,
riprenditi quel “vile” che mi hai dato poco fa,
l’anima di Mercuzio è ancora qui vicino, sopra le nostre teste;
aspetta che la tua vada a farle compagnia.
Tu o io, o tutti e due, dobbiamo raggiungerla presto.
T EBALDO
Tu, maledetto ragazzo, che facevi gruppo con lui qui,
andrai a farlo anche di là.
ROMEO
Questa deciderà.
Combattono. Tebaldo cade.

