Page 3033 - Shakespeare - Vol. 1
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possa dire «lampeggia». Mio caro, buona notte!
 Questo bocciuolo d’amore, maturandosi al soffio dell’estate,
 sarà forse un fiore stupendo quando ci rivedremo.
 Buona notte, buona notte. Dolce riposo e pace
 scendano sul tuo cuore, come quelli che ho nel petto.

ROMEO

 Ah, mi lascerai così, insoddisfatto?

GIULIET T A

 E che soddisfazione vorresti, stanotte?

ROMEO

 Scambiarci la promessa d’un amore fedele.

GIULIET T A

 Il mio amore te l’ho già dato prima che me lo chiedessi,
 eppure vorrei dovertelo dare di nuovo.

ROMEO

 Vorresti riaverlo indietro? E perché mai, amor mio?

GIULIET T A

 Solo per esser generosa e dartelo un’altra volta;
 in realtà desidero solo ciò che già possiedo.
 La mia generosità è sconfinata come il mare,
 e come lui è profondo il mio amore: più ne do a te
 più ne possiedo, perché sono entrambi infiniti.
 Ma sento qualche rumore in casa.
 Caro amore, addio.

                                                      (La Nutrice chiama dall’interno.)
 Subito, cara nutrice - Dolce Montecchi, sii fedele:
 aspetta un poco, ritornerò.

                                                                            (Esce Giulietta.)

ROMEO

 Oh notte benedetta, felice notte! Temo,
 essendo notte, che tutto non sia che un sogno,
 troppo dolce e lusinghiero per essere vero...
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