Page 3022 - Shakespeare - Vol. 1
P. 3022
si traveste da ospite. Non lo sopporterò. Esce.
CAPULET I
Lo sopporterai. Ehi, mio buon ragazzo!
Ripeto, lo sopporterai. Andiamo, sono io
il padrone di casa, o tu? Via,
altro che sopportarlo, per Dio, vorresti
suscitare una rissa in casa mia, tra i miei ospiti,
fare il galletto, prender decisioni...
T EBALDO
Ma, zio, è una vergogna.
CAPULET I
Via, via, vai, vai... Sei un insolente,
non è vero? Ma te lo farei pagar caro,
uno scherzo così. So quello che faccio.
Osare contraddirmi, hai scelto proprio il momento giusto...
Bravi, amici miei, avete ballato benissimo...
Sei un presuntuoso, ma adesso basta, su, o...
Più luce, più luce... è una vergogna, te la farò
finire io... allegri, allegri, ragazzi miei!
T EBALDO
La pazienza imposta, mescolandosi contro natura
con una collera irrefrenabile,
rende tutta tremante la mia carne.
Me ne andrò via: ma questa intrusione,
che ora sembra dolce,
si muterà in amarissimo fiele.
ROMEO
Avessi profanato con la mia mano indegna 28
questo sacro santuario, rimedio al mio peccato:
queste mie labbra, pellegrini rossi di vergogna,
con un bacio correggono quel tocco indelicato.
GIULIET T A
Buon pellegrino, la vostra mano giudicate con più calma,

