Page 3009 - Shakespeare - Vol. 1
P. 3009
e con lei tutte le bellezze famose di Verona.
Vacci anche tu, e con occhio imparziale confronta
il suo viso con quelli che ti mostrerò,
e ti convincerò che il tuo cigno è un corvo.
ROMEO
Quando la religiosa devozione del mio occhio 13
crederà a una simile menzogna,
si trasformino pure le mie lacrime in fuoco,
e questi eretici trasparenti dei miei occhi che,
spesso sommersi, non annegarono mai,
siano ora arsi vivi come s’addice ai bugiardi.
Una donna più bella del mio amore!
Anche il sole, che tutto ha veduto,
non ha mai visto una bellezza simile dall’inizio del mondo.
BENVOLIO
Ma via! ti pare così bella perché mai l’hai vista tra le altre,
e sulla bilancia dei tuoi occhi lei è stata misurata con se stessa.
Ma metti su quei due piatti di cristallo
da una parte il tuo amore e dall’altra qualche altra ragazza
che ti indicherò alla festa, risplendente,
e ti sembrerà mediocre quella che ora
ti pare la migliore.
ROMEO
Verrò. Ma non per vedere il tuo splendore,
quanto per gioire del mio.
(Escono.)
Scena III EN
Entrano Donna Capuleti e la Nutrice.
DONNA CAPULETI
Nutrice, dov’è mia figlia? Falla venire da me. 14
NUT RICE
L’ho già chiamata, ve lo giuro sulla verginità
dei miei dodici anni. Agnellino, coccinella!

