Page 3004 - Shakespeare - Vol. 1
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Proprio un bel tiratore! Ed è bella quella che amo.

BENVOLIO

 Un bel bersaglio, mio bel cugino, si colpisce meglio.

ROMEO

 E qui invece hai sbagliato colpo.
 Perché lei sfugge alle frecce di Cupido, ha la furbizia di Diana,
 e, ben chiusa nell’armatura salda della sua castità,
 vive serena e lontana da quello spuntato arco infantile.
 Ella fugge gli assedi delle parole d’amore,
 schiva gli assalti degli sguardi
 ed il suo grembo non apre neanche all’oro,
 che, pure, seduce anche i santi.
 Ricchissima nella sua bellezza, solo in questo è povera,
 che una volta morta,
 la sua ricchezza morirà con la sua bellezza.

BENVOLIO

 Ha dunque fatto voto di castità?

ROMEO

 Sì, e così risparmiandosi ha fatto un enorme spreco, 9
 perché la bellezza,
 lasciata a digiuno d’amore per eccesso di severità,
 deruba il futuro dell’eredità del suo splendore.
 È troppo bella, troppo astuta, troppo astutamente bella
 per meritare il paradiso condannandomi all’inferno.
 Giurando di non amare, mi fa vivere come morto,
 io, che ormai, vivo solo in questo racconto.

BENVOLIO

 Dammi retta, dimenticati di pensarla.

ROMEO

 Insegnami dunque a dimenticare di pensare.

BENVOLIO

 Devi dare libertà ai tuoi occhi:
 guarda altre bellezze.
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