Page 3000 - Shakespeare - Vol. 1
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BENVOLIO

 Signora, un’ora prima che il sole benedetto
 s’affacciasse alla dorata finestra d’oriente,
 come un’angoscia mi spinse fuori a passeggiare,
 e proprio là, in quel boschetto di sicomori che crescono folti
 nella parte occidentale della città, lo vidi,
 anche lui insonne, e gli andai incontro.
 Ma non appena mi scorse, si nascose tra gli alberi.
 Io, pensando che la sua malinconia fosse come la mia,
 che mi spinge a cercare luoghi dove nessuno può trovarmi,
 detestando persino la compagnia di me stesso,
 m’abbandonai alla mia depressione lasciando lui alla sua,
 volentieri sfuggendo chi mi sfuggiva.

MONT ECCHI

 Sì, molte mattine è stato visto lì,
 ad aumentare con le sue lacrime la fresca rugiada del mattino
 o ad aggiungere nubi alle nubi, coi suoi profondi sospiri;
 e non appena il sole che tutto rallegra comincia a scostare
 nel lontano oriente le tende ombreggianti dal letto d’Aurora,
 lui dalla luce fugge via, e furtivamente torna a casa,
 questo mio figlio angosciato, e lì s’imprigiona nella sua stanza,
 dove, chiudendo la finestra, lascia fuori la bella luce del giorno
 per crearsi da solo una notte artificiale.
 E quest’umor nero gli sarà fatale, se un giusto consiglio
 non riuscirà a curarne la causa. 7

BENVOLIO

 E la conoscete la causa voi, mio nobile zio?

MONT ECCHI

 Non la conosco, e neanche riesco a farmela dire da lui.

BENVOLIO

 Avete provato in tutti i modi?

MONT ECCHI

 Sia io che molti altri amici abbiamo provato;
 ma lui confida solo a se stesso le sue pene,
 e non dico che sia un buon consigliere; è così chiuso in sé,
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