Page 3002 - Shakespeare - Vol. 1
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BENVOLIO

 Sei innamorato?

ROMEO

 No, sono senza.

BENVOLIO

 Sei senza amore?

ROMEO

 Senza l’amore di quella che amo.

BENVOLIO

 Peccato che l’amore, in apparenza così gentile,
 sia poi di fatto così prepotente e sgarbato.

ROMEO

 Peccato che l’amore la cui vista è bendata
 debba senz’occhi trovare la via al suo desiderio.
 Dove andiamo a cena? Ma povero me! Cosa è successo qui?
 Non occorre che tu me lo dica, ho già sentito tutto.
 Ci si dà molto da fare con l’odio, qui, ma più ancora con l’amore.
 Oh, amore rissoso, odio amoroso, cosa per prima nata dal nulla,
 pesante leggerezza, vanità pensosa,
 caos deforme di forme all’apparenza armoniose,
 plumbea piuma, fumo lucente, gelido fuoco,
 sanità malata, sonno dagli occhi aperti,
 capace di non essere ciò che è,
 questo è l’amore che io sento,
 senza sentire il minimo amore in questo.
 Non ti fa ridere?

BENVOLIO

 No cugino, mi fa piangere.

ROMEO

 O cuore gentile, perché?

BENVOLIO

 Per il tormento del tuo cuore gentile.
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