Page 2999 - Shakespeare - Vol. 1
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aprite quelle mani piene di sangue
 e lasciate cadere quelle armi maldirette:
 ascoltate la condanna del vostro Principe sdegnato!
 Già tre scontri, nati da parole piene di vento,
 per colpa tua, vecchio Capuleti, e tua, vecchio Montecchi,
 hanno per tre volte disturbato la quiete delle nostre strade,
 e costretto gli anziani di Verona a deporre i loro abiti severi
 per impugnare armi, vecchie come le loro mani
 e ormai arrugginite dalla pace, al fine di dividervi,
 voi, arrugginiti nei vostri odi.
 Se mai disturberete ancora le nostre strade,
 la vostra vita sarà il prezzo della pace distrutta.
 Per questa volta, via tutti.
 Voi, Capuleti, verrete via adesso con me, e voi, Montecchi,
 venite questo pomeriggio al vecchio castello di Villafranca,
 dove amministriamo la giustizia,
 così saprete ufficialmente ciò che ho deciso su questo caso.
 Adesso, e lo ripeto per l’ultima volta,
 tutti gli uomini se ne vadano via, pena la morte.

              Escono (tutti tranne Montecchi, Donna Montecchi e Benvolio).

MONT ECCHI

 Chi ha riaperto questa vecchia lite? Su, nipote,
 parlate, non eravate qui forse quando è iniziata?

BENVOLIO

 I servi del vostro nemico e i vostri
 erano già in piena lotta prima che io arrivassi.
 Ho estratto la spada per dividerli, ma proprio in quell’istante
 è arrivato il ribollente Tebaldo che, con la spada sguainata,
 ha cominciato a gridarmi parole di sfida,
 agitando la lama sopra la testa e colpendo il vento,
 che, incolume, gli rispondeva con fischi di scherno.
 E mentre ci scambiavamo affondi e colpi,
 si fece avanti un mucchio di gente
 schierandosi chi di qua, chi di là,
 finché arrivò il Principe, che divise i due gruppi.

DONNA MONTECCHI

 Oh, dov’è Romeo? L’avete visto oggi?
 Sono contenta che non sia stato coinvolto in questa rissa.
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