Page 2369 - Shakespeare - Vol. 1
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nessuno dei due ha diritto al cuore dell’altro.
RE
Se questo, o più di questo, ti dovessi negare,
per svilire nella mollezza le virtù che possiedo,
una morte subitanea spenga i miei occhi.
Da qui me ne andrò eremita - il mio cuore è nel tuo petto.
Il Re e la Principessa parlano a parte.
DUMAINE
E a me, amor mio? A me che imponi, una sposa?
CAT ERINA
No, barba, buona salute e d’essere onesto.
Con triplice amore t’auguro tutto questo.
DUMAINE
Ma posso dirti almeno “Grazie, mia cara sposa”?
CAT ERINA
No di certo, signore. Per dodici mesi e un giorno
non darò retta a quel che dicono gli sbarbati che ho dattorno.
Venite a trovarmi quando il Re tornerà dalla mia signora,
e allora, se n’ho abbastanza, vi darò un tantino d’amore.
DUMAINE
Ti servirò, sincero e fedele, sino ad allora.
CAT ERINA
Ma non fate giuramenti, per non dover rimangiarveli ancora.
Parlano a parte.
LONGAVILLE
Maria che dice?
MARIA
Dodici mesi. Quando sono finiti, allora
cambierò le mie vesti nere con un uomo che sia di parola.
LONGAVILLE

