Page 2325 - Shakespeare - Vol. 1
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Il posteriore del dì, generosissimo mio signore, è locuzione ben
appropriata, congrua e convenevole per il meriggio. Il motto è scelto bene,
ben azzeccato, melodioso ed atto, io ve ne fò sicuro, signore mio, ve ne fò
sicuro.

     ARMADO

Signore mio, il Re l’è un nobile gentiluomo e un mio intimo, io ve ne fò
sicuro, un mio buonissimo amico. Per ciò che riguarda quel che fra noi è
intrinseco, sorvoliamo - io te ne scongiuro, riponi in testa il cappello, te ne
scongiuro, copriti il capo. Ed infra le tante impellenti e molto serie
faccende, e di gran peso davvero - ma sorvoliamo. Dacché vo’ dirti che l’è
piacimento della sua grazia, per quanto l’è vero il mondo, tal fiata
d’appoggiarsi alla mia umile spalla, e col dito regale giocherellare, così, con
le pilose escrescenze, vuoi col mio mustacchio - ma sorvoliamo, o mio
carissimo. Per quant’è vero il mondo, io non vi conto favole! Anzi, taluni
onori speciali si compiace la sua maestà di conferire ad Armado, sendo
costui soldato e viatore che ha ben veduto il mondo - ma sorvoliamo. La
vera somma di tutto questo - ma carissimo mio, imploro la massima
discrezione! - è che il Re vorrebbe ch’io offerissi alla Principessa - la dolce
pollastrina! - una qualche spassosa esibizione, ostentazione, spettacolo,
pantomima o grottesca co’ fuochi d’artifizio. Ora, dacché mi risulta che il
curato qui e voi stesso - uomo delizioso! - siete ben atti a codeste
eruzioni ed improvvisate vomizioni di spasso, come posso dire, io ve n’ho
messi a parte, al fine di sollecitare la vostra assistenza.

     OLOFERNE

Signore, dinnanzi a lei io vi suggerisco di presentare i Nove Uomini
Magni. 44 Don Natalino qui, dacché si tratta d’intrattenere per qualche
tempo, di recitare qualcosa nel posteriore di questo dì, da mettere sù con
la nostra assistenza per comando del Re, e con codesto galante,
illustrissimo e colto gentiluomo, dinnanzi alla Principessa - dico, niuno di
voi è più atto a presentare codesti chiarissimi Nove.

     DON NATALINO

Ma dove mai li andate a pescare degli uomini tanto magni da impersonare
quei Magni?

     OLOFERNE

Giosuè lo fate voi stesso; questo nobile gentiluomo farà Giuda il Maccabeo;
quest’uomo de’ campi, visto che ha membra e giunture magne, andrà bene
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