Page 2324 - Shakespeare - Vol. 1
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BRUSCOLINO

Sempre le corna.

     OLOFERNE

Ma stai zitto, tu mi ragioni come un bebé. Va’ a frustare la trottola, va’.

     BRUSCOLINO

Prestatemi le corna per farmene una, farò girare la vostra ignominia manu
cita. Una trottola di corno di becco!

     MELACOT T A

Ah, ah, se avessi un solo quattrino a sto mondo, te lo darei per comperarti
il pan pepato. Tieni qua, questa l’è propria la remunerazione che ho avuto
dal mio padrone, tu borsellino di spiritosaggine, ovettino di discernimento.
Ah, se fusse piaciuto ai superni che tu fussi il mio bastardello, non dico di
più, che padre pieno di gioia faresti di me! Ma va’ che sei pieno di spirito
fino alla punta dell’inguine, come ci dicono quei che san parlare latino.

     OLOFERNE

Ahi, sento puzza di latino fasullo! “All’inguine” per ad unguem.

     ARMADO

Uomo d’arti, preambula meco. Ci insingoleremo dai barbari. Non siete voi
ch’istruite la gioventù nel convitto lassuso in cima al monte?

     OLOFERNE

Diciamo mons, collina.

     ARMADO

Oh, quanto al monte fate come vi garba.

     OLOFERNE

Son io quel desso, sans question.

     ARMADO

Signore mio, è del sovrano più che soave piacere e intendimento visitare la
Principessa nel di lei padiglione nei posteriori di questo dì, che la
moltitudine rozza appella il pomeriggio.

     OLOFERNE
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