Page 2318 - Shakespeare - Vol. 1
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non vive solo chiuso nel cervello,
ma col moto di tutti gli elementi
scorre in ogni funzione, ratto come il pensiero,
ed a ciascuna apporta doppia forza
oltre la sua natura, oltre le sue mansioni.
Aggiunge all’occhio una virtù preziosa:
accecano le aquile gli sguardi innamorati.
Orecchio innamorato avverte il più sommesso
rumore, quando cessa il sospetto d’un ladrone.
Il tatto dell’amore è più lieve e squisito
delle tenere antenne di chiocciola ingusciata.
Lingua d’amore mostra che Bacco il raffinato
ha gusti rozzi; quanto al suo valore,
non è l’Amore un Ercole, ognissempre proteso
a spiccare dal ramo i pomi delle Esperidi?
Astuto come Sfinge; melodioso
come il liuto d’Apollo, le cui corde
son suoi capelli. E quando Amore parla,
la voce degli dei tutti fa ebbro il cielo
con la sua melodia. Giammai osò poeta
toccar stilo per scrivere sinché l’inchiostro suo
non fosse temperato co’ sospiri d’amore.
Ma oh, allora i suoi versi solevano incantare
gli orecchi de’ selvaggi, ed impiantare
ne’ cuori dei tiranni una mite umiltà.
Dagli occhi delle donne traggo questa dottrina:
del fuoco di Prometeo essi scintillan sempre;
son essi i libri, le arti, le accademie
che mostrano, contengono, nutrono il mondo intero;
fuor d’essi non può eccellere nessuno.
Pazzi allora voi foste a rinnegare
le donne, e voi sareste pazzi ancora
a mantenere i voti su cui avete giurato.
Per amor di saggezza, parola a tutti cara,
per amor dell’amore, cui tutti sono cari,
per amore degli uomini che queste donne han fatto,
o delle donne, che fan tali gli uomini,
per una sola volta a quei voti manchiamo,
per ritrovar noi stessi, o noi stessi perdiamo
per mantenere i voti. È religione
esser così spergiuri, dacché la carità

